Ritorna il Napoli Teatro Festival Italia dopo la fortunata rassegna del mese di giugno. Dal 25 al 30 settembre gli storici teatri napoletani ospitano i sette spettacoli in programma. Filo conduttore delle opere in rassegna è il rapporto tra il mondo contemporaneo e la classicità, in un’ideale prosecuzione di luoghi temi e personaggi trasposti sull’eterna scena del variopinto universo teatrale umano.
Si comincia martedì 25 settembre con l’Antigone diretto da Luca De Fusco, regista e direttore della rassegna, e riscritta per l’occasione da Valeria Parrella. Rivisitazione di un classico della drammaturgia con al centro l’indissolubile conflitto tra le leggi dello Stato e l’ethos impersonato dall’eroina Antigone, in un contesto dai contorni attuali dove ancora sussiste il dissidio tra interiorità ed esteriorità nel rapporto uomo-legge, cittadino-stato. (25- 26 settembre, Teatro Mercadante).
Il classico trasposto nel nostro tempo prosegue con lo spettacolo Odissea napoletana (26- 27 settembre, Teatro Bellini) del giovane regista Gabriele Russo. Una commistione tra mito e realtà rappresentata da un redivivo Ulisse di origine partenopea, ritornato in patria dopo aver liberato dai regimi dittatoriali i popoli africani, e accolto come l’uomo della speranza, il liberatore dai mali che da sempre affliggono la città. Un’opera interessante perché evidenzia l’atavico bisogno connaturato al popolo napoletano di affidarsi all’uomo nuovo, nel quale viene riposta quella fiducia invece assente nella collettività intesa come l’unica dimensione possibile per un reale riscatto.
La rassegna continua con il viaggio musicale di Lina Sastri con Linapolinaplinapolinapolinapoli (27- 28 settembre, Teatro Diana). Excursus autobiografico quello compiuto dall’artista che ripercorre a ritmo di melodie e danze il suo particolare e suggestivo percorso artistico, costellato di sonorità mediterranee, in un ibrido sanguigno di dialetti e lingue espresso nel linguaggio universale della musica.
Il Teatro Nuovo (27- 28- 29 settembre) ospita l’omaggio del regista Enzo Moscato alla figura di Luisa De Filippo, la figlia del grande Eduardo scomparsa in tenera età sul finire degli anni ’50, con lo spettacolo Ta- Kai- ta. La trasposizione sulla scena di un personaggio ideale, interpretato da Isa Danieli, rappresenta per il regista l’incarnazione della speranza che aveva accompagnato Napoli nell’immediato dopoguerra, tempo di attesa tra i resti della devastazione bellica e la possibile rinascita.
Altro spettacolo con al centro l’immagine emblematica della città è C’è del pianto in queste lacrime, regia di Antonio Latella (28- 29- 30 settembre, Teatro San Ferdinando). Indagine del legame indissolubile tra il genere della sceneggiata e l’identità della cultura napoletana. Un’opera nella quale si vuole dimostrare come le movenze, le espressioni tipiche della sceneggiata abbiano permeato e plasmato le vite degli individui condizionandone, a volte senza via d’uscita, l’esistenza.
Un classico della drammaturgia napoletana è ‘O Paparascianno di Antonio Petito, diretto da Laura Angiulli, che inaugura la stagione teatrale di Galleria Toledo (28- 29- 30 settembre). Figure archetipiche della commedia dell’arte napoletana si mescolano in un turbinio di intrecci, equivoci dal quale emerge la maschera di Pulcinella (interpretato da Mariano Rigillo), vero dominus della vicenda.
Una particolare menzione spetta allo spettacolo Arrevuoto Settimo Movimento. Il rubacuori dell’ovest (registi vari), opera realizzata nell’ambito del progetto Teatro e pedagogia. Adattamento della commedia satirica Il rubacuori dell’ovest di John Synge del 1907, la rappresentazione porta in scena il conflitto tra la lotta al crimine e il fascino del male esercitato sui giovani protagonisti. Significativo è il luogo della rappresentazione: l’auditorium di Scampia (29 settembre). Il progetto, il cui spirito è quello di creare una sinergia tra i ragazzi della periferia e del centro di Napoli, si avvale della collaborazione di alcuni istituti scolastici superiori e del Comune di Napoli- Assessorato alla Cultura.
Loredana Orlando
Per ulteriori informazioni sui costi, sulle promozioni, sugli orari degli spettacoli si rinvia al sito www.napoliteatrofestival.it




