(Lettera Napoletana) Dai contribuenti italiani il governo Renzi ha spremuto finora 3 miliardi tra aumenti di imposte e nuove tasse (cfr. Libero, 27.6.2014). Nel suo bilancio, però, il governo trova i soldi per finanziare l’Associazione Nazionale Veterani Reduci Garibaldini. Anzi, con il voto favorevole anche del Movimento 5 Stelle, i ministri Giancarlo Padoan (Economia) e Roberta Pinotti (Difesa) hanno deciso di elevare il contributo destinato all’associazione. Certo, la prima notizia, che sfiora l’incredibilità, è che esista ancora un’associazione di “veterani reduci garibaldini”, anche anagraficamente improbabile a 132 anni dalla morte dell’avventuriero definito “l’eroe dei due mondi”. Nata nel 1871, l’associazione dei reduci garibaldini, è stata poi rifondata a Roma nel 1944. La seconda notizia, resa nota dal giornalista Lanfranco Palazzolo, (IL TEMPO on-line ,13.4.2014) è che il 9 aprile scorso la Commissione Difesa della Camera ha dato parere favorevole (con il voto del deputato del Movimento 5 Stelle Tatiana Basilio) al Decreto interministeriale 87, che contiene lo schema di riparto (Atto di governo n.73) per lo stanziamento di altri 300mila euro alle associazioni combattentistiche e partigiane. I 300mila euro si aggiungono ai 674mila euro previsti nel Decreto 114 e vincolati alla rendicontazione ed alla pubblicazione delle spese da parte delle stesse associazioni. In totale si tratta di 974mila euro.
Per l’Associazione Nazionale Veterani Reduci Garibaldini (16 sezioni, solo 2 al Sud, nel direttivo il “Maestro Venerabile della Loggia La Pigneta” di Ravenna, Filippo Raffi) il contributo, per il biennio 2012-13 è passato da 10.800 a 15.600 euro. Aumenti dei finanziamenti sono stati accordati anche all’Associazione dei combattenti antifascisti in Spagna (da 10.750 a 15.550), all’Anpi (Associazione nazionale partigiani italiani), da 65.300 a 94.350, alla “Federazione italiana delle associazioni partigiane, nata da una scissione dell’Anpi, (da 10.800 a 15.600 euro), ed alla Federazione italiana volontari della libertà, fondata dall’ex presidente dell’Eni Enrico Mattei. Qui il contributo pubblico è aumentato da 57.880 a 83.550 euro. (LN77/14)
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