Era da mesi ingabbiato dalle transenne poste a sua difesa. Con l'esplosione dell'estate, finalmente il Fontanello di piazza Garibaldi è stato 'liberato'. Un momento topico, tanto da meritare un'inaugurazione come si deve ai grandi eventi e la pubblicazione di comunicati ufficiali. Fontanello è un distributore di acqua, in passato fornita dalle sole fontanine tradizionali, dotato di tre punti di erogazione per consentire la fruizione di acqua a temperatura ambiente, acqua refrigerata e acqua addizionata con anidride carbonica. La modernità vuole il suo giusto tributo, così già da diverso tempo in piazza Municipio fa la sua brutta figura il primo Fontanello, una struttura in acciaio, sproporzionata, una sorta di opera di arte contemporanea dedicata all'acqua.
Nel gennaio 2012, il Sindaco de Magistris poneva l'accento sul momento storico offerto dall'inaugurazione dell'erogatore, sottolineando come "il percorso avviato dall'Amministrazione per rendere l'acqua bene comune, fosse più visibile". In sostanza la dimensione della fontana era servita a lanciare messaggi politici, chiari, inequivocabili a ogni governo, affermando un principio già ampiamente sancito dalle vecchie amministrazioni comunali: l'acqua è un bene comune. Quindi l'annuncio: "saranno l'aeroporto, la stazione marittima e la stazione ferroviaria ad avere le altre tre fontane di acqua pubblica naturale e frizzante".
Affetto dall'immancabile megalomania, il Sindaco pensò bene di aggiungere che si trattava di un servizio gratuito 'unico' in Italia. Peccato che l'unicità fosse relativa, laddove numerose altre città potevano fregiarsi della presenza di questi moderni distributori d'acqua (con annesse inaugurazioni compiute dai sindaci in pompa magna). Anche in questo i tempi napoletani sono particolarmente dilatati, con il secondo fontanello inaugurato a distanza di 16 mesi dal primo, mentre a Firenze sono giunti già al sedicesimo (con il primo in funzione dal 2011).
Si diceva 'acqua bene comune', ma fino a un certo punto. Nel comunicato pubblicato sul sito del vicesindaco Sodano si legge che "l'erogazione è al momento gratuita e i costi di funzionamento, manutenzione e approvvigionamento dell'anidride carbonica sono a carico di ABC Napoli". Un passaggio che lascia basiti, quasi frastornati, dinanzi alla porta aperta che si è voluta lasciare per l'eventualità di prevedere un pagamento per godere del bene comune per eccellenza offerto da questi moderni macchinari.
Paolo Carotenuto







