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Lettieri: «Sindaco, basta alibi Ti dico io cosa fare subito»

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I consigli al primo cittadino del suo sfidante al ballottaggio: «Una linea di Acerra solo per Napoli, Spagna e Olanda sono pronte ad aiutarci»
NAPOLI — Ha perso al ballottaggio proprio contro di lui, contro Luigi de Magistris. E l’argomento rifiuti è stato spesso, spessissimo oggetto di scontro per l’intera campagna elettorale. E non poteva essere altrimenti. L’ex pm ha sempre puntato tutto sul porta a porta e sul «no all’inceneritore»; Gianni Lettieri, ex presidente degli industriali di Napoli, ha invece creduto fermamente che in attesa di un piano comunale e di nuovi impianti i rifiuti dovessero «andare fuori, all’estero».
Ora, però, ci può dire dove?
«Avevo avuto — racconta Lettieri — la disponibilità di nazioni come la Spagna e l’Olanda. Ma ce ne sarebbero state anche altre».

Il Sodano-pensiero

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Ambientalisti integralisti, vicini alle popolazioni dei territori avvelenati e martoriati, politici rivoluzionari e infine... amministratori realisti e disposti al compromesso. In un anno si è chiuso il cerchio che consegnerà alla città di Napoli probabilmente una discarica più capiente (Chiaiano verso il raddoppio della capienza) e tre siti di trasferenza dei rifiuti. Il tutto firmato dalla coppia de Magistris - Sodano. Ecco un breve estratto del pensiero di Sodano riassunto nelle posizioni espresse pubblicamente nel corso degli ultimi nove mesi.

De Magistris cambia: sì alle discariche e ai siti di trasferenza anche a Napoli

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Le contraddizioni dell'uomo del risorgimento napoletano
LA SOLUZIONE? NUOVE DISCARICHE - Una città da rivoltare come un calzino, senza l'aiuto di nessuno. La sicurezza e la veemenza con la quale il nuovo sindaco di Napoli arringava la sua folla quando dava del gallo 'ngopp a munnezz a Berlusconi, riecheggia ancora oggi, ma lo scenario è cambiato radicalmente. Sono bastate due settimane alla guida del comune di Napoli per mutarne l'impostazione, con la pretesa d'aiuto inoltrata al Governo.  In campagna elettorale furono prospettati scenari idilliaci come il raggiungimento del 70% di raccolta differenziata in sei mesi, la creazione di un processo di gestione dei rifiuti in grado di fare a meno del termovalorizzatore,la fine dell'era delle discariche. Con l'omissione di stabilire cosa si sarebbe fatto dei rifiuti accumulati da lì alla creazione del paese delle meraviglie.

Le assemblee di popolo, sfogatoio per il popolo orange

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Nel passato Napoli non ha mancato di offrire spunti di involontaria comicità. Una città nella quale già non si riusciva a garantire un servizio di raccolta rifiuti decente, poteva vantare un assessorato alla dignità e uno alla normalità. Non si è mai capito se si facesse riferimento a quella persa o a quella da ritrovare, ma tant'è, andava bene per creare poltrone in più e finanziare qualche progetto fumoso in linea con gli assessorati. La politica all'epoca aveva bisogno di un alto valore simbolico, e sempre restando nel solco di quelle invenzioni, oggi la giunta partenopea ha introdotto le assemblee di popolo. L'arduo compito di gestirle è stato affidato all'assessore Lucarelli, ma un primo assaggio di cosa s'intenda realizzare lo si è avuto martedì 21 giugno quando il vicesindaco Tommaso Sodano ha chiamato a raccolta tutte le associazioni che volessero portare un proprio contributo alla risoluzione del problema rifiuti.

De Magistris si è tagliato i fondi da solo

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DA EUROPARLAMENTARE BLOCCÒ GLI AIUTI UE PER AFFOSSARE SILVIO. OGGI VORREBBE UN AIUTO DALL'EUROPA
Oggi, mercoledì, è l'ultimo giorno: poi la truffa napoletana sarà completata. Luigi De Magistris, nonostante le promesse, non è riuscito a liberare la città dai rifiuti. Anzi. Martedì ha attaccato chi "non accetta la svolta politica" e ha 'scoperto' che in Campania esiste la camorra. E i dipendenti del servizio pubblico sono stati scoperti mentre spostavano i rifiuti da un lato all'altro della strada: questo il piano dell'ex pm? Segue l'articolo di Peppe Rinaldi.