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Economia

VitignoItalia compie 10 anni

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A Castel dell'Ovo 8-10 giugno il più grande wine show del centro sud: tre giorni di degustazioni e workshop, più di 200 aziende vitivinicole, 15mila visitatori previsti, 35 buyer internazionali.
La X edizione di Vitignoitalia, il Salone dei vini e dei Territori Vitivinicoli italiani, si apre domenica 8 giugno a Castel dell’Ovo. Organizzato da Hamlet srl con il patrocinio e la collaborazione di Unioncamere Campania, Regione Campania - Assessorato all’Agricoltura e Assessorato alle Attività Produttive -, Comune di Napoli e Italian Trade Agency, Vitignoitalia porterà a Napoli, fino a martedì 10 giugno, oltre 200 aziende vitivinicole nazionali, 35 buyers esteri, giornalisti di settore, operatori commerciali ed eno appassionati.

Sud: dal credito alle assicurazioni, senza rappresentanza politica

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(Lettera Napoletana) Due notizie fotografano meglio di tante analisi il rapporto tra classe politica del Sud e meridionali. “Il problema dell’accesso al credito a Napoli è grave. Siamo arrivati al paradosso per cui molte imprese ‘delocalizzano’ in Lombardia per ottenere condizioni meno gravose”, ha denunciato ad un recente convegno organizzato dall’Ordine dei dottori commercialisti di Napoli il consigliere della Camera di Commercio Pasquale Russo (Correre del Mezzogiorno, 17.9.2013). Al Sud il costo del denaro per le imprese è maggiore (fino a 2 punti in più) che nel resto d’Italia, e ciò si va ad aggiungere alle diseconomie (rete trasporti ed infrastrutture, maggiore inefficienza della pubblica amministrazione, criminalità) che le imprese debbono scontare. “Il 70% dei debiti delle imprese sono con banche”, ha detto nello stesso convegno il responsabile di Unicredit per il Centro Italia, Felice Delle Femine. Non solo il denaro, per le imprese meridionali, costa di più, ma le banche, nel quadro congiunturale di recessione, ne prestano di meno. Ma continuano a rastrellare il risparmio del Sud, anche se le loro radici e la loro testa sono al Nord, come nel caso del gruppo Intesa-San Paolo, padrone del Banco di Napoli.

Nuovo terminal Grimaldi a Barcellona, una lezione per Napoli

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Realizzato in tempi record, mentre nel capoluogo campano si discute ancora di piano regolatore e grandi progetti fermi al palo
Lunedì 1 luglio la Grimaldi ha celebrato l'inaugurazione del nuovo terminal traghetti della compagnia italiana nel porto di Barcellona. Grazie a questo investimento milionario, il Gruppo Grimaldi sottolinea il proprio impegno nel rendere la capitale catalana scalo strategico per i propri servizi Short Sea nel Mediterraneo.
L'infrastruttura, disegnata dall'architetto Yannic Levêque della società IDOM, è composta da un edificio di tre piani per un totale di 3.750 metri quadrati, un piazzale pavimentato e una passerella con tre finger per l’accesso dei passeggeri ai traghetti direttamente dal terminal. Il tutto su una superficie totale di 63.000 metri quadrati. Il terminal passeggeri potrà ospitare contemporaneamente 1.800 passeggeri all’imbarco e 1.800 allo sbarco, 1.000 metri quadrati di uffici, circa 350 metri quadrati di spazi commerciali, un ristorante e una sala conferenze. Costo dell'investimento 20 milioni di euro circa, tempo di realizzazione meno di sei mesi.

Metooo, l'applicazione che cambierà il modo di gestire gli eventi

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Da un'idea di due giovani imprenditori napoletani
Una nuova applicazione online che ti permette di creare una pagina web per comunicare, promuovere e vendere qualsiasi evento. Questa è Metooo, il prodotto lanciato oggi online in una versione di prova gratuita e accessibile a tutti da Metooo s.r.l., una start up napoletana del settore web. Il team è formato da due giovani napoletani che da un anno lavorano allo sviluppo dell’applicazione, investendo le loro professionalità per provare che anche al sud si possono fare impresa e innovazione.
“Abbiamo progettato Metooo – spiega Ferdinando Caruso, uno dei fondatori della società – per rendere più semplice l’organizzazione, la promozione e la condivisione di un evento, che sia di tipo personale o imprenditoriale. Metooo permette infatti all’utente di creare una pagina web personalizzata in pochi minuti e senza bisogno di alcuna conoscenza informatica”.

E’ un’impresa il condominio che vende tutta l’energia fotovoltaica prodotta

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Un condominio che produce energia elettrica superiore ai 20 kw o per una quantità inferiore se interamente ceduta alla rete agisce come una società di fatto. Intercorre cioè tra i diversi condomini un’attività comune d’impresa anche con il semplice accordo verbale (risoluzione G.S.E. n° 84/E del 10/08/2012). Sono però esclusi quei condomini che non hanno

votato a favore nell’assemblea e che contestualmente non hanno goduto di nessun vantaggio dalla vendita di elettricità (circolare G.S.E. n° 46/E del 2007). Pertanto il condominio dovrà come soggetto autonomo fatturare al G.S.E. (Gestore dei Servizi Energetici) il quale applicherà una ritenuta del 4% come stabilito dall’art. 28 del D.P.R. n° 600/73 e infine dovrà presentare tutte le necessarie dichiarazioni fiscali per le imposte dirette e ai fini Iva.

Antonino Alfano