Il Classico Contemporaneo. Personale di Luca Pignatelli a Capodimonte

L’artista Luca Pignatelli (Milano, 1962) presenta al Museo di Capodimonte l’esposizione di grandi tele, riproducenti opere della classicità in un percorso storico-iconografico di richiamo alla Memoria. La mostra, a cura di Achille Bonito Oliva, è esposta nella Sala Causa di Capodimonte dal 10 maggio fino al 15 luglio 2014.


Una mostra dal forte impatto estatico-filosofico. I temi dell’arte classica rivivono nelle forme e nei materiali adoperati dall’artista. Teloni ferroviari, tele su carta, decompongono e ricostruiscono il passato restituendo alle opere il senso storico della loro realtà in un’interpretazione metaforica e metalinguistica dell’arte contemporanea. Il processo di demolizione e ricostruzione, approntato da Pignatelli con i suoi materiali, conferisce alle grandi opere dell’antichità il significato di una realtà cogente, tuttora in atto, che porta la Storia nell’immanenza dell’incessante riproduzione plastica delle forme.

Il dipinto La Biga (2014), opera su tela, vuole suggerire un nuovo significato della forza rappresentata. Opera fortemente evocativa del senso di distruzione del reale è Pompei (2014), costruita solo con la sovrapposizione della materia di cui è fatto il telone ferroviario, senza l’utilizzo di pittura. Il senso della Memoria storica che nasce dalla rappresentazione per poi assumere vita propria, oltre l'esistenza delle mere rappresentazioni, sembra essere il filo conduttore della ricerca storico-artistica condotta da Pignatelli.

Echi della filosofia nietzscheana riecheggiano nelle grandi tele dell’artista, il cui nome figura tra gli artisti più interessanti sulla scena internazionale. Il pregio di Pignatelli – evidenzia il curatore della mostra, Achille Bonito Oliva – “è aver sottratto l’opera classica all’invadenza della scultura, restituendola alla dimensione più umana della pittura”. Parafrasando Nietzsche, commenta Bonito Oliva, “l’arte progetta il passato. Nell’opera di Pignatelli il tempo non è cronologico e lineare, ma piuttosto circolare. La storia non è archeologia ma retaggio culturale reso continuamente presente dalla immanenza dell’arte”.

Arte circolare ed immanente in un immaginifico dialogo tra arte classica e moderna che trova espressione nel Museo di Capodimonte, definito dal critico d’arte Michele Buonomo, con cui Luca Pignatelli ha imbastito un dialogo-intervista contenuto nel catalogo dedicato alla sua personale, “il prototipo del dialogo tra arte antica e moderna”. L’esposizione dell’artista milanese è collocata  nella Sala Causa, dal nome del Soprintendente Raffaele Causa il quale, nel 1978, aveva avuto l’intuizione di esporre la retrospettiva di Alberto Burri, un artista vivente, nel Museo di Capodimonte, tempio della classicità. Contaminazione tra classico e contemporaneo che rappresenta, forse, il tratto peculiare di questo Museo la cui storia più recente può vantare anche l’esposizione della mostra Vesuvius (1985) di Andy Warhol, realizzata appositamente per Napoli. Nomi ed eventi che ritornano, come la circolarità della storia richiamata da Pignatelli nelle sue opere, in riferimento alla risonanza della mostra dedicata a Warhol con la rassegna in corso al Pan, curata – tra l’altro – dallo stesso Bonito Oliva.

Il dialogo tra arte classica ed arte moderna o post contemporanea, oggi si potrebbe dire, ha assunto la forma della tradizione per Capodimonte come sottolinea l’attuale Soprintendente, Fabrizio Vona, il cui obiettivo è “far continuare per Capodimonte questa tradizione che fa di questo luogo un Museo unico al mondo”. Vona evidenzia la permanenza delle opere pensate e realizzate per Capodimonte, in una “idea non raccogliticcia” delle mostre, che spaziano dall’antichità fino all’arte contemporanea, ma in un progetto “strettamente legato con la storia del Museo e con Napoli”, elemento questo – conclude Vona – "che nessun Museo al mondo può vantare”.

Mostra di Luca Pignatelli, a cura di Achille Bonito Oliva, Museo di Capodimonte, Sala Causa, 10 maggio-15 luglio 2014, tutti i giorni (mercoledì chiuso), ore 10-19.30, ingresso: €7,50

Per maggiori informazioni, si può consultare il sito: www.polomusealenapoli.beniculturali.it o inviare una mail: sspsae-na.accoglienza.capodimonte@beniculturali.it