Napoli nuovamente sull'orlo del baratro. L'emergenza scongiurata dall'intervento della Provincia che ha sottoscritto un accordo con Pianodardine.
NAPOLI - «Nessuna crisi dei rifiuti a Natale a Napoli, c’è l’Irpinia che li accoglierà»: le parole dette dal presidente della Provincia di Napoli, Antonio Pentangelo, a margine del World Forum per l'infanzia ieri suonano come rassicuranti per la città capoluogo di Regione, non certo per l’Irpinia che ora teme un’altra ondata di rifiuti da Napoli.
«La Sapna - dice Pentangelo - ha firmato un ottimo accordo con l'impianto di Pianodardine, che renderà possibile lo svuotamento di alcuni siti che rischiavano di ingolfarsi e quindi di creare situazioni critiche. Anche sotto il profilo dei costi il contratto siglato è assolutamente in linea con i costi di mercato, e questo dovrebbe fare in modo che la quota Tarsu di pertinenza della Provincia non abbia significativi ritocchi».
Il riferimento è al temuto stop ai trasferimenti fuori regione.
«La Provincia di Napoli - dice ancora il presidente della Provincia partenopea - mantiene fede alla sua linea di assoluta collaborazione istituzionale. E' un dato di fatto - ha concluso - che Provincia, Regione e Comune di Napoli sono abituate a sedersi intorno ad un tavolo per risolvere i problemi piuttosto che innescare pericolose e inutili polemiche». Al tavolo non è stata invitata, tuttavia, la Provincia di Avellino che tornerà ad accogliere i rifiuti napoletani dopo l'esperienza già maturata negli anni scorsi.
A Pianodardine esiste un sito di stoccaggio provvisorio di combustibile di rifiuti (cdr), attiguo all'ex Stir. L'impianto al centro di un'inchiesta della magistratura per la mancata osservazione delle norme minime di igiene e sicurezza, fu voluto dal commissario regionale per l'emergenza rifiuti, Gianni De Gennaro e realizzato sotto il suo successore, Franco Giannini. Attualmente sono stoccate circa 11.600 balle di rifiuti per un totale di 400 al giorno e 20mila all'anno.
Fonte: ANSA
