Sogna Napoli, sogna!

Tifosi, presidente e giocatori in coro: “Vinceremo lo scudetto”

Un sogno chiamato scudetto. Record di punti, record di vittorie, record di gol. Tutti primati di cui essere fieri e orgogliosi, ma che non bastano più ad appagare la fame e la voglia di successi del popolo napoletano.

Dall’anno prossimo il Napoli dovrà lottare dalla prima all’ultima giornata per il gradino più alto del podio. Ma come compiere quest’ultimo decisivo e difficilissimo salto di qualità?

Innanzitutto dando un taglio netto e definitivo agli alibi, alle scuse, ai provincialismi, alle facili esaltazioni e alle altrettanto rovinose depressioni. Basta fatturati, basta poteri forti, basta appigli di qualsiasi genere: la parola d’ordine dovrà essere equilibrio.

Dal punto di vista tecnico, andranno evitati gli errori dell’estate 2014. Tre anni fa, in attesa dell’esito del preliminare con l’Athletic Bilbao, il presidente De Laurentiis decise di non muoversi sul mercato. Tattica che non pagò, con la prematura eliminazione contro i baschi ed un pessimo inizio di campionato, concluso fuori dalla zona Champions.

Ad agosto si ripartirà nuovamente dal tanto temuto play off, ma il Napoli questa volta dovrà farsi trovare pronto. I primi passi sono già stati compiuti con i rinnovi di Insigne e Mertens e con la riappacificazione tra ADL e Sarri dopo la tempesta del Bernabeu. Ora servirà un mercato oculato, basato prima di tutto sulla riconferma dei pezzi pregiati e poi sulla ricerca di quei giocatori in grado di fare la differenza, i cosiddetti “top player”. La società dovrà fare la sua parte, ma ancor più importante sarà l’atteggiamento di Sarri.

Per giungere in fondo a tutte le competizioni nelle migliori condizioni psicofisiche, sarà necessario sfruttare in pieno tutta la rosa a disposizione. “Maurizio ha una rosa di 25 campioni, tutti dello stesso livello” ha puntualizzato durante la cena sociale De Laurentiis. Il calo tra febbraio e marzo, ripetutosi nelle ultime due annate nel momento clou della stagione, non dovrà più verificarsi per evitare di dilapidare punti preziosissimi, in particolare contro squadre di medio-basso livello. Sotto questo aspetto, il vincitore della Panchina d’Oro potrebbe andare a lezione da Massimiliano Allegri, giunto in fondo a tutte le competizioni con la sua Juventus grazie ad una perfetta gestione dei giocatori a disposizione.

“Siamo maturi per vincere perché il nostro è un gruppo solido e unito”. Parola di Lorenzo Insigne. Il suo pensiero è quello di tutti i napoletani. Per la risposta, appuntamento tra dodici mesi.

Stefano Scarinzi

31 maggio 2017