A due mesi dall'annuncio delle nuove tariffe previste per il centro storico, tutto resta come prima
Lo scorso 8 febbraio il Comune di Napoli ha lanciato la campagna Taxi per Tutti, nuove tariffe low cost 24 ore al giorno da e per la Ztl del centro storico. Una iniziativa per incentivare i napoletani a lasciare a casa l'auto, nell'ambito del "progetto di mobilità sostenibile, attraverso i mezzi pubblici, la pedonalizzazione, la Ztl, la metropolitana e i taxi con tariffe standard". Peccato che quelle tariffe non siano mai entrate in vigore. La ragione? Il mancato accordo con le organizzazioni di tassisti napoletani.
In sostanza il Comune ha venduto come realtà una proposta mai accolta dai tassisti, con tanto di conferenza stampa (Video Web tv Comune di Napoli), pubblicazione sulle pagine ufficiali del sito (vedi link) e stampa di migliaia di brochure che illustrano la novità, con l'indicazione delle tariffe per area. Dalla Stazione Centrale al centro antico, taxi a 6,00€; 8 euro dalle aree rientranti nelle fasce più lontane in direzione zona a traffico limitato. Partenza fissata il 16 febbraio, tre giorni dopo quella della Ztl del centro storico. Per il Sindaco de Magistris, questo dovrebbe essere "un progetto all'altezza della sfida che abbiamo lanciato di Napoli che aderisce alla sfida delle città ecosostenibili entro il 2020". L'assessore alla mobilità Donati assicurava: "È una tariffa sicura che vale 24 ore su 24, il sabato, la domenica la sera, qualsiasi orario". Per finire la nota per suffragare l'attenzione della nuova amministrazione comunale alle proposte provenienti dal basso, nel rispetto della miglior democrazia partecipativa: "l'idea nasce da alcuni post su Facebook, e poi è stata perfezionata nell'ambito della Commissione consultiva comunale del trasporto di linea".
Tutti contenti, meno la categoria di lavoratori chiamata in causa. Il 15 febbraio, una settimana dopo l'annuncio in pompa magna del Sindaco, l'ultimo disperato incontro tra l'assessore Donati e le rappresentanze sindacali dei tassisti per trovare un accordo sulla tariffa fissa, naufragava miseramente. Per i sindacati, di notte, la tariffa è insostenibile. Il festivo e il notturno, infatti, hanno un tassametro che parte già da 5,50€. Con una corsa fissata a 6 euro, in sostanza non si fa altro che rendere un servizio senza guadagni.
Nonostante il mancato accordo, il Comune ha pensato bene di perseverare nell'intento propagandistico di illustrare l'iniziativa, imponendo ai tassisti di esporre sulle auto i cartelli fatti stampare dall'amministrazione centrale con l'indicazione dei nuovi prezzi. Tariffe che i tassisti non applicano, al punto da palesare un profondo disappunto per gli inevitabili contrasti che nascono con quei clienti che vorrebbero vedersi applicate le tariffe pubblicizzate (e mai accettate). Nessuna correzione ufficiale, l'intera vicenda è caduta nel dimenticatoio. Una situazione paradossale, che si trascina ormai da mesi. Del resto siamo a Napoli, dove commedia e farsa sono di casa. Palazzo San Giacomo compreso .