La raccolta differenziata porta a porta slitta a dicembre

tratto da Epress online
Raccolta differenziata, l’attesa dei napoletani continua: l’estensione del porta a porta che il sindaco Luigi de Magistris aveva annunciato a partire da settembre, slitterà. I motivi? Tecnici ed economici.
L’obiettivo del primo cittadino era ed è quello di raggiungere quota 70 percento di differenziata entro l’anno. Ma quest’operazione è tutt’altro che semplice e fra l’altro non ci sono ancora i mezzi tecnici necessari.
Sì, perché le gare d’appalto per le forniture dei bidoni e delle altre attrezzature si sono chiuse il 5 settembre. Questo poiché – come ha spiegato il vicesindaco Tommaso Sodano - tenere le gare ad agosto avrebbe comportato il rischio di essere tacciati di scarsa trasparenza.  Insomma, all’azienda dei rifiuti, l’Asìa, mancano all’appello dieci nuovi compattatori, circa 33mila bidoncini per la raccolta della frazione organica, della carta e della frazione residuale. Dunque per motivi tecnici estendere dal primo settembre la raccolta differenziata sarebbe stato, perciò, materialmente impossibile.

I quartieri cui verrà estesa la differenziata, saranno, nell’ordine deciso dalla società di igiene guidata da Raphael Rossi: Vomero, Posillipo, Barra, Ponticelli, San Carlo all’Arena (rione Lieti), Scampia, un’area dei Quartieri Spagnoli e, quasi certamente, Pianura. La data di partenza a questo punto è stata posticipata. I cittadini napoletani si troveranno di fronte all’ennesima disillusione?
Il sindaco va avanti a spron battuto ma sono troppi i fattori non prevedibili e dunque stavolta non si sbilancia nel fissare date: per dicembre prevede di estendere la raccolta differenziata a 325mila cittadini, che diventeranno 500mila entro gennaio.

Altra questione è quella dello smaltimento della spazzatura all’estero; una soluzione su cui il Comune ha investito molto, soprattutto perché si rende necessario alleggerire il lavoro del termovalorizzatore di Acerra e soprattutto liberare gli impianti Stir di Caivano, Giugliano e Tufino. A tutt’oggi, le navi con il carico di rifiuti non sono partite. L’obiettivo è farle salpare in tempi brevissimi, a fine settembre probabilmente, raggiungeranno i siti individuati nelle città del Nord Europa (Olanda). Nonostante la percentuale stimata ad oggi per la raccolta differenziata, un purtroppo scoraggiante 17 percento, c’è da dire che la città pare abbia superato lo stato gravissimo di emergenza in cui versava ad inizio estate.

Il capoluogo partenopeo è vivibile dal punto di vista igienico-sanitario, fatta eccezione per alcune micro discariche allocate soprattutto n periferia. Ma c’è da domandarsi se e come l’emergenza rifiuti si riproporrà nei mesi a venire. I fondi della Regione Campania da destinare alla differenziata non sono stati ancora sbloccati e lo stato del bilancio comunale è, come ha dichiarato il sindaco, in grosse difficoltà.
Angela Marino
Epress online