Giugliano, Polo Industriale ASI sotto assedio rom

Il Polo Industriale ASI di Giuliano in Campania all talk-show “L’Altra Italia”
Andrà in onda sabato 12 marzo 2011, alle ore 18.00, sul network digitale Tele A e su Sky canale free 868, una tematica di scottante attualità, afferente l’eterna conflittualità tra le imprese del Polo Industriale ASI di Giugliano in Campania e i tanti Rom che ormai occupano - da più di 20 anni ed in maniera deleteria - l’intero Comprensorio Produttivo.

Alla trasmissione, condotta da Gaetano Cerrito e Gianna Martorella, hanno preso parte, tra gli altri, l'Ing. Angelo Punzi, Presidente del CIG,  il Dr. Luca Carafa, Amministratore delegato dell'azienda Carafa Industrial Group G&C, l'Avv. Antonio Dell'Aquila, Capogruppo Consiglio Comunale Giugliano  in Campania, il Dr. Salvatore Onofaro, Sindaco di Qualiano, il Senatore Sergio Vetrella, Ass.re Trasporti e Viabilità - Attività Produttive - Sviluppo Economico Regione Campania, il Dr. Giuseppe Terracciano, Segretario generale FIM/CISL Campania e l' On. Michele Schiano di Visconti, Presidente della V Commissione consiliare permanente "Sanità e sicurezza sociale" Regione Campania.

Un’occasione, questa, per dibattere di quella che purtroppo è diventata una vera e propria piaga per il territorio; vale a dire la presenza di diversi clan nomadi che, in varie aree del comune campano, spadroneggiano, creando non pochi problemi di sicurezza ed ordine sociale, non solo ai cittadini italiani, ma alle tante industrie locali, già costrette a combattere per la sopravvivenza, nel sempre più complesso ed articolato mercato globale.

Nel corso della trasmissione è stato tuttavia manifestato spirito di accoglienza e solidarietà a tutti gli extracomunitari che vivono e lavorano nel pieno rispetto delle leggi dello Stato, non dimenticando che anche gli italiani sono emigrati in tutto il mondo.

Il talk tv “L’altra Italia”, ambientato in una delle industrie del Consorzio ASI, con la splendida cornice degli imprenditori e delle loro maestranze, ha fatto sì che emergesse la realtà di un territorio (che si sente abbandonato dalle istituzioni), costretto a vivere un’esistenza blindata, fatta di apprensione e di continua tensione con i Rom, per le loro angherie, i furti di rame (ma non solo), che molto spesso bloccano il ciclo produttivo delle stesse aziende ed il forte degrado ambientale, con lo sversamento di rifiuti altamente tossici di cui i Rom ne sono fautori, facendo vivere le loro famiglie e i loro bambini nella stessa area, mettendo a rischio la vita dei loro cari. Tutto ciò genera inevitabilmente un notevole danno d’immagine ai tanti poli di eccellenza, capaci di rivestire ruoli di primo piano – per competenze e tecnologie – nei rispettivi scenari nazionali ed internazionali di riferimento eppure in perenne affanno nei confronti dei partner stranieri, proprio a causa del contesto in cui si trovano, loro malgrado, a dover operare.

Cerrito ha dunque chiesto - ai suoi graditi ospiti - non solo speranza, ma anche e soprattutto certezza per la rapida risoluzione di una problematica devastante, che non può continuare ad attanagliare la vita di tutti gli abitanti del territorio, dando adito ad una generalizzata quanto superficiale rappresentazione in negativo.
Dal mondo istituzionale ci sono state risposte di impegno concreto…staremo a vedere!